Piazza dell’Esquilino, il tram e l’obelisco.

Fine anni ’40 gran traffico di carretti, automobili, pedoni, autobus probabilmente della linea EP (Esquilino-Cavour, la P sta per Prati) e tram, si intravede a destra il muso di una motrice proveniente da via Cavour e la parte anteriore di una Mrs, sempre a destra, che discende da via Esquilino. Al centro domina l’imponente mole dell’obelisco alto, con croce e basamento, m. 25,53, eretto nel 1587 da Domenico Fontana per ordine di Papa Sisto V e posto alle spalle della Basilica di Santa Maria Maggiore. Un classico convoglio ATAC, motrice 8 finestrini e rimorchio a 6 finestrini, probabilmente sul percorso della linea CD, Circolare Destra, si accinge a superare l’obelisco per iniziare la salita della via Liberiana.

In detta via, transiterà dinanzi al n. civico 24 ove è posta una epigrafe che ricorda il pittore, l’architetto e scultore Gian Lorenzo Bernini, nato a Napoli nel 1598 e morto a Roma nel 1680. In questa casa paterna eseguì le sculture de Il ratto di Proserpina, il David, l’Apollo e Dafne. L’estasi della Beata Ludovica Albertoni (San Francesco a Ripa) è una delle sue ultime opere. Monumenti e fontane ornano senza soluzione di continuità la città di Roma. Molte sue opere scultoree sono conservate nei musei di tutto il mondo. Nel rione III Colonna, in via della Mercede 12 c’è un’altra epigrafe commemorativa di Gian Lorenzo Bernini.QQ1

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